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martedì 12 luglio 2011

Il Grifo e l'Ancora




Terza aggiunta

 

  Il modello Polizianesco che tanto attrae il possessore e lettore di questo libro si manifesta curiosamente e in maniera insolita in altri due elementi di questo esemplare.
  La rilegatura, in pergamena su cartoni rigidi, adopera come coperta un foglio di codice scolastico trecentesco. Il testo è vergato al centro della pagina e la glossa intorno. La scrittura attualmente visibile è quella che traspare dal lato del foglio incollato sull’asse di cartone e si può leggere solo con l’aiuto di uno specchio. Superata questa difficoltà la sorpresa non è poca: il testo vergato è un brano delle Pandette. Precisamente si tratta del Titulus XVI , De annona et tributis, del Liber X del Codex Iustiniani:
  XVI,3 [inc.] Imperator. Indictiones non personis; [expl.] conveniaris preses provincie prospiciet.
  XVI,4 [inc.] Imperator. Omnes pensitare debebunt que manus; [expl.] amplius erigendi vel remittendi.
  Com’è noto Angelo Poliziano molto s’affaticò intorno all’antico codice fiorentino delle Pandette, dal cui testo raccolse molto materiale lessicale. Come spiegare l’impiego di un foglio di codice con questo testo proprio per rilegare un volume delle opere di Poliziano? Casualità o scelta volontaria? Lascio questa domanda senza risposta, mancando altri più decisivi elementi. Ma anche se si trattasse di pura casualità, l’impiego così appropriato di questa pagina non può che rendere affascinante la combinazione di tanti elementi polizianeschi.
(continua)


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