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domenica 17 gennaio 2010

IL GRIFO E L’ANCORA






Frammento di un discorso storico

    Il frammento che ci affascina non è questa volta di carta o di pergamena, ma le parole iniziali di un discorso rimasto interrotto. Il lettore del Cinquecento, nel momento di chiudere il libro, vede nell'ultima carta il marchio tipografico dello stampatore e annota:

«L'Anchora ha perso sua conditi<o>ne,… »

   Il libro che ha tra le mani è il terzo tomo delle opere di Angelo Poliziano, quello che contiene le Praelectiones, Orationes & Epigrammata, stampate a Lione da Sébastien Gryphe nel 1533. L'edizione è certamente ottima e il lettore umanista ne è contento. Egli sicuramente sa e ricorda che l'opera latina del Poliziano ha avuto la sua edizione principe nel 1498 ad opera di Aldo Manuzio (Venetiis in aedibus Aldi Romani, mense Julio MIID). Quella edizione fece epoca e a distanza di 35 anni non è stata dimenticata. Nessun editore italiano avrà la capacità o la forza di ripeterla. Bisognerà aspettare altri venti anni per veder comparire una nuova edizione di pari livello e ciò avverrà in Svizzera, a Basilea nel 1553 (Apud Nicolaum Episcopium Jr.).

   Nel frattempo il nostro lettore umanista può contentarsi dell'edizione di Lione, non senza rimpiangere l'edizione Aldina. L'editoria umanistica sta cambiando casa e il marchio di Aldo, l'ancora, sta cedendo il suo primato. L'Editore francese ne imita le caratteristiche più originali, quali quelle del piccolo formato e del carattere corsivo italico. Questa consapevolezza, che stimola tanta saggistica storica dei nostri tempi, viene intuita dal lettore contemporaneo ed espressa in una breve frase, lasciata aperta con una virgola. Egli aveva forse in mente di aggiungere altre osservazioni? Che cosa avrebbe detto? Il breve frammento, nell'icastica espressione di poche parole, basta a mostrare come in un lampo la crisi di un'epoca.

(Continua)